Il sogno del pubblico a Imola è durato fino a qualche ora prima dell’inizio della due giorni della Formula 1. Dopo aver visto un gran numero di spettatori in Portogallo, il campionato tornerà a porte chiuse, per via della decisione del governo di dare una stretta al pubblico nelle manifestazioni sportive. L’Autodromo di Imola ha fatto di tutto per convincere il governo a una deroga, grazie a un’imponente opera di monitoraggio degli spettatori che sarebbe stata prevista. Ma l’aumento dei contagi per Covid-19 ha convinto Conte e il ministro Speranza a non indietreggiare sulle misure contenitive.
Uberto Selvatico Estense, presidente di Formula Imola, società di gestione dell’Autodromo, ha dovuto prendere atto della mancanza di tale deroga. “Non c’è rabbia, ma rammarico quello sì. Tutti gli sforzi fatti dal punto di vista organizzativo per assicurare una gestione del pubblico in massima sicurezza, con sovrabbondanza di controlli sanitari, non sono stati sufficienti. Il danno economico è molto importante. E speriamo possa essere contemperato da misure governative che ci dicono possono essere approntate in virtù della situazione emergenziale profilata ma che, solo una settimana fa, non considerata. Ora è evidente che l’impatto negativo non sarà solo per l’Autodromo, ma per l’intero territorio e in particolare per gli operatori del settore turistico“, ha sostenuto Selvatico Estense, le cui parole sono state riportate dal Resto del Carlino.
Pur senza arrivare alla quota di spettatori desiderata, anche la metà dei biglietti pagati avrebbe portato a una positiva ricaduta economica sul territorio. Ma le ragioni della salute pubblica, sulle quali il governo si è dimostrato inflessibile, hanno prevalso. Ora ci sarà l’operazione rimborsi e in seguito le cifre perse per organizzare un Gran Premio con il pubblico, ritrovatosi senza, dovranno in qualche modo rientrare all’appello. La speranza per Imola è che il GP dell’Emilia Romagna, in ogni caso, possa essere una vetrina indiretta a un territorio che meritava da tempo questa chance.
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